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  • Immagine del redattoreLuca Gonzatto

#16 il tuo minuto sacro

<<non ho tempo>>


Quante volte ce lo siamo sentiti dire e quante volte, noi stesso ce lo ripetiamo?


E' incredibile come la società di oggi, sebbene tecnologicamente ci permetta di sviluppare e semplificare processi, tenda a distrarci dalla nostra reale natura.


Impegni, scadenze, notifiche, tutto sembra una costante distrazione che ci porta ad una lotta contro il tempo.


Io stesso a volte mi trovo così "preso" da tante cose che non trovo il tempo per fare una passeggiata oppure, semplicemente, chiudere gli occhi consapevolmente per entrare dentro di me. 


Osservando bene la nostra gestione del tempo potremmo accorgerci ad esempio, che abbiamo troppe distrazioni non prioritarie: i social, le notifiche social, la tv, il tempo speso a lamentarsi e così via...


La Storia di Gandhi

Una storia che mi ha portato molto a riflettere è stata quella di Gandhi. 


Nonostante la persona ed il rilievo pubblico e politico che quest'uomo avesse, comunque riusciva a ritagliarsi un giorno di silenzio a settimana.


Nulla poteva distrarlo da questo. Niente.


Io che non sono Gandhi mi chiedo, come posso non riuscire a prendermi l'impegno quotidiano di ritagliarmi 5/10 minuti della giornata per entrare consapevolmente dentro di me?


E' così che ho apportato nella mia vita dei semplici accorgimenti che mi consentano di entrare dentro di me, nonostante gli impegni del mio lavoro "normale", di vidyanam, ecc ecc.



Nella vita fuori

Sono oramai da 9 anni che non possiedo una TV - non ho smesso di informarmi, semplicemente scelgo. Inoltre ho disattivato tutte le notifiche dello smartphone e scelgo quando e per quanto tempo guardare i social.


Prova a pensare cosa puoi fare per evitarti dello stress facilmente evitabile.



Nella vita dentro

Molte altre cose rispetto ai punti sopra si potrebbero aggiungere. Non basta però soltanto una "pulizia esterna".


Come cambierebbe la nostra vita se al mattino ad esempio, appena svegli, aprissimo gli occhi con presenza e gratitudine? Come cambierebbe la vita se, prima di controbattere d'istinto ad una provocazione, prestassimo attenzione respiro per pochi secondi?


Spesso crediamo che meditare o, più semplicemente, chiudere gli occhi, non porti a nulla di pratico quando invece è proprio l'esatto opposto...


E' fermandosi che si può agire e non reagire alle cose che ci accadono.


E' ascoltandosi che possiamo realmente fare ciò che è utile alla nostra esistenza senza perderci in situazioni inutili che ci rubano tempo prezioso ed energia e ci distraggono dall'essere felici.

Il respiro ci insegna molto bene tutto questo: c'è una fase di inspiro, alla quale segue necessariamente l'espirazione. Anche noi quindi ci espandiamo nell'esteriorità e manifestiamo, ma per poterlo fare è necessario anche nutrirci nella nostra interiorità.


Espansione e contrazione.


Prova questa semplice pratica

Provalo: qualunque cosa tu stia facendo, a meno che tu non stia guidando, chiudi gli occhi e per 1 minuto ascolta il tuo respiro. 


Non servono grandi stravolgimenti per iniziare. Prenditi un minuto e fai che questo minuto si ripeti ogni giorno


Senti il tuo respiro espandersi e rilassarsi. Senti quale parte di te sta magari provando una tensione. Appoggia una mano su di essa ed ascoltala. 


Cosa ti vuole comunicare?


Sei qui, ora. Essere, indipendentemente da ciò che si fà.


Luca Gonzatto & Laura Sofia Cariolato

#vidyanamstories


 

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